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  • Immagine del redattoreFondazione ILMC

La Fondazione ILMC acquisisce l'archivio e il violino del musicista pugliese Cesare Savino

Il compositore fu internato nel Campo britannico di Huyton


Dopo le recenti acquisizioni dei manoscritti musicali prodotti in prigioni e Campi di internamento civile e militare durante la Seconda Guerra Mondiale (André Losay, Charles Abeles, Rudolf Karel, ecc.), da oggi la Fondazione ILMC di Barletta può annoverare nel suo Archivio e nel suo patrimonio museale e bibliotecario una importante acquisizione documentaristica, musicale, museale e organologica: la famiglia Marinelli-Savino di Sammichele di Bari ha consegnato a Francesco Lotoro i manoscritti musicali stesi nel Campo di Huyton da Cesare Savino, i libri utilizzati da Savino durante il suo internamento - tra i quali un piccolo dizionario per apprendere la lingua inglese - e il suo violino.

Materiali dell'archivio Savino e il violino del musicista

Il 27 novembre 1941, dopo la caduta di Gondar (provincia etiope di Begemder) e la resa delle truppe italiane di stanza nell’Africa Orientale Italiana alle truppe britanniche, il musicista Cesare Savino nato nel 1908 a Sammichele di Bari (Puglia) nonché soldato di stanza ad Harar (Etiopia), fu fatto prigioniero e condotto presso il Campo di internamento di Huyton presso Liverpool (Gran Bretagna).

Francesco Lotoro con la famiglia Marinelli - Savino

Savino era già nell'Africa Orientale Italiana prima dell'entrata in guerra dell'Italia nel giugno 1940; tra servizio militare e internamento militare, trascorse 6 anni lontano da casa.

Virtuoso di strumenti a corda, eccellente violinista e mandolinista, Savino scrisse un quaderno musicale di 59 pagine e un altro quaderno musicale più piccolo; portò con sè nel Campo di Huyton il proprio violino, morì nel 1989 nella sua città natale.

Il violino di Cesare Savino

Il violino è in buone condizioni e, stando a un primo check-up, può essere restaurato e tornare a suonare; sarà quanto prima consegnato per il restauro al liutaio Bruno Di Pilato di Ruvo di Puglia che ha già restaurato per la Fondazione ILMC il violino utilizzato ad Auschwitz I Stammlager dal polacco Jan Stanislaw Hillenbrand.

Francesco Lotoro con il violino di Cesare Savino

La figlia di Savino, Maria Santa, è altresì un'ottima pianista e, come anni fa durante le riprese del film MAESTRO sulle ricerche di Francesco Lotoro, ha suonato al pianoforte di casa sua il bellissimo Valzer Nostalgia scritto da suo padre durante la sua prigionia; un autentico passaggio generazionale di cui non possiamo che essere emozionati e orgogliosi.


Il prossimo 9 maggio al Castello di Barletta, nell'ambito degli eventi del Maggio dei Libri organizzati dal Comune e dalla Biblioteca Comunale di Barletta, sarà eseguito il Valzer Nostalgia di Cesare Savino in una versione per quartetto d'archi.


*Ringraziamo la Fondazione Pugliesi per la Musica - ETS per la gentile ed efficace collaborazione.


© RIPRODUZIONE RISERVATA


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