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Donato alla Fondazione ILMC strumento musicale storico

  • Immagine del redattore: Fondazione ILMC
    Fondazione ILMC
  • 30 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 12 giu

Nelle immagini: il M° Lotoro con la famiglia Longarato, il banjo-mandolino, la vicepresidente Grazia Tiritiello, alcune foto di Vittorio Longarato e del campo di Zonderwater, alcuni momenti del concerto tenutosi a Gambellara (VI)


Nei giorni scorsi l'Archivio della Fondazione ILMC si è arricchito di una nuova e importante testimonianza storica legata alla musica nei campo: si tratta di uno strumento musicale, ossia il banjo-mandolino costruito dal militare italiano Vittorio Longarato a Zonderwater (Sud Africa), il più grande Campo di prigionia militare costruito dagli Alleati durante la 2a Guerra Mondiale, dove tra aprile 1941 e gennaio 1947 furono rinchiusi oltre 100.000 soldati italiani catturati dalle truppe britanniche sui fronti di Africa orientale, Eritrea, Somalia, Etiopia, Libia italiana. Lo strumento è stato donato dalla famiglia Longarato che ha apprezzato il rilevante impegno della Fondazione ILMC nel campo della musica concentrazionaria.


Elisa Longarato, figlia di Vittorio e responsabile italiana della Associazione Zonderwater Block ex Pow che si occupa di tramandare la memoria dei prigionieri di guerra italiani del Campo sudafricano, ha dichiarato: “Fuciliere scelto della Divisione Ariete in Africa Settentrionale, mio padre arrivò al Campo ancora debilitato dalle ferite di guerra, camminava con le stampelle e i primi due anni nella tendopoli dormì per terra su un pagliericcio, soffrì la fame. Non ha mai parlato volentieri della guerra e tanto meno della prigionia, ci diceva solo che era stato a Durban, poi a Pretoria, così ho cominciato le ricerche. Talora si incontrava con alcuni ex commilitoni, durante quegli incontri mio padre prendeva il banjo-mandolino costruito a Zonderwater con le sue stesse mani e accompagnava canti che ricordavano gli anni della loro gioventù. È con questo ricordo che noi figli di Vittorio doniamo alla Fondazione ILMC lo strumento musicale di nostro padre, immaginando il suono del banjo-mandolino diffondersi fra le baracche di quell’immenso Campo sudafricano”.


La consegna è avvenuta lo scorso 24 maggio a Gambellara (Vicenza) in occasione di un concerto con cui si è voluto rendere omaggio a Vittorio Longarato; l'evento ha visto coinvolto un gruppo di musicisti pugliesi - tra i quali lo stesso M° Francesco Lotoro, il M° Paolo Candido (direttore d'orchestra), il M° Fabrizio Signorile (primo violino), il tenore Nico Sette e il baritono Angelo De Leonrdis - impegnati nella esecuzione di musiche scritte da compositori che vissero l'esperienza della prigionia di guerra.


“Il concerto dedicato al bersagliere Vittorio Longarato ci ha profondamente coinvolti da tanto tempo; lo abbiamo meticolosamente preparato in ogni dettaglio per portare il meglio dell’offerta musicale da Barletta a Gambellara – ha dichiarato Francesco Lotorola storia di questo grande uomo, musicista, valoroso bersagliere e costruttore a Zonderwater di un meraviglioso banjo-mandolino, ci sprona a rendere attuale la Memoria sino a trasformarla in Letteratura e Patrimonio universale dell’arte. Non basterà una vita per ringraziare la famiglia Longarato della fiducia che ci hanno consegnato a mo’ di Testamento. Sapremo far tesoro di tale prezioso lascito, nel segno di Longarato e di una grande pagina della Storia come quella dei prigionieri di guerra italiani a Zonderwater”.

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