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Future Memories: il viaggio di Lotoro alla ricerca della musica scritta nei lager prosegue in Italia

  • Immagine del redattore: Fondazione ILMC
    Fondazione ILMC
  • 15 mag
  • Tempo di lettura: 2 min
Francesco Lotoro a Trieste con Luciano Roiaz
Francesco Lotoro a Trieste con Luciano Roiaz

Il viaggio di Francesco Lotoro alla ricerca della musica composta nei lager e altri luoghi di cattività civile e militare del mondo prosegue in Italia.  Il progetto "Future Memories. Lotoro’s Journey to Save the Lost Music", del quale anche questo viaggio fa parte, è promosso dalla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria ETS e sostenuto da Claims Conference (New York), Regione Puglia, Rothschild Foundation Hanadiv Europe (Londra), Righteous Persons Foundation (Los Angeles), Fondation pour la Mémoire de la Shoah (Parigi). Il viaggio è stato compiuto insieme a Grazia Tiritiello, vicepresidente della Fondazione ILMC.


Prima tappa del viaggio è stata Trieste al precipuo scopo di recuperare quanti più materiali musicali e bibliografici su diversi compositori e musicisti ebrei di Trieste perseguitati ossia Vittorio Menassè (deportato e ucciso ad Auschwitz), Emilio Russi, Giulio Venezian, Davide Nacamulli e Lionello Morpurgo (emigrati rispettivamente in Argentina e in Brasile), Lionello Levi e Vito Levi (entrambi espulsi dal Conservatorio nel 1938), Davide Gentilli e Alberto Levi (entrambi deportati ad Auschwitz).


Lotoro e Tiritiello hanno quindi raggiunto la Risiera di San Sabba, l'unico campo di concentramento e sterminio aperto dal Reich in Italia e campo di transito per numerosi ebrei italiani, croati e sloveni, successivamente deportati nei campi di concentramento aperti in Germania. La visita si è rivelata molto utile per ricostruire più accuratamente le dinamiche delle deportazioni tra il 1944 e il 1945.


Il viaggio a Trieste ha offerto anche l'opportunità di incontrare Luciano Roiaz, figlio del musicista Giuseppe Roiaz, fatto prigioniero dalle truppe tedesche dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 e internato nello Stalag VIC/Z di Fullen; al suo rimpatrio, Roiaz fuggì con la famiglia da Monte di Capodistria a Trieste.


Di seguito hanno raggiunto Bologna dove hanno passato in rassegna gli ultimi antiquariati librari alla ricerca di alcune partiture di compositori ebrei italiani deportati.


Infine si sono recati a Milano dove hanno incontrato nuovamente Giovanni e Deborah Frisone per aggiornarli sullo stato di avanzamento della collezione Ferruccio Francesco Frisone (113 disegni e il manoscritto del diario) che ci hanno donato e per recuperare alcuni importanti materiali musicali ebraici che per errore non erano stati inviati alla Fondazione ILMC ma lasciati a Milano durante un viaggio precedente.


Nelle foto: Francesco Lotoro a Trieste con Luciano Roiaz; ritratti fotografici dei musicisti Giuseppe Roiaz e Vito Levi

 
 
 

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