Future Memories: il viaggio di Lotoro alla ricerca della musica scritta nei lager fa tappa nel Regno Unito
- Fondazione ILMC

- 25 mar 2024
- Tempo di lettura: 2 min

Il viaggio di Francesco Lotoro alla ricerca della musica composta nei lager e altri luoghi di cattività civile e militare del mondo fa tappa nel Regno Unito. Il progetto "Future Memories. Lotoro’s Journey to Save the Lost Music", del quale anche questo viaggio fa parte, è promosso dalla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria ETS e sostenuto da Claims Conference (New York), Regione Puglia, Rothschild Foundation Hanadiv Europe (Londra), Righteous Persons Foundation (Los Angeles), Fondation pour la Mémoire de la Shoah (Parigi). Il viaggio è stato compiuto insieme a Donatella Altieri, responsabile del management della Fondazione ILMC.
Nelle foto: Francesco Lotoro alla VWML Library e per le vie di Londra; fotoritratto di Herman Leopoldi
Presso la VWML Library in Cecil Sharp House 2 è stata acquisita copia dei CD 23 e 24 della Roy Palmer Collection, una delle più complete collezioni fonografiche contenente, in quei due CD, canti creati dai prigionieri di guerra britannici nei Campi giapponesi durante la 2a Guerra Mondiale. Nella medesima giornata attraverso ferrovia leggera è stato raggiunto il King’s College di Cambridge per consultare la collezione di opere scritte da compositori ebrei deportati nei Lager e militari britannici internati in Stalag e Oflag; sono state consultate le Papers di Ronald Edmund Balfour, Gertrude Kingston, George Williams, Reginald William Pole, John Reginald Lang-Hyde, Brigadier Robert E. Loder, Alan Noel Latimer Munby, Oliffe Legh Richmond, Philip Fitz, Hugh Radcliffe, John Edwin Nixon e Edward Joseph Dent; al termine sono state richieste scansioni dei materiali scelti.
Nelle foto: Cambridge e alcuni spartiti recuperati al King's College
Il giorno dopo è stata la volta della Research Room dell’Imperial War Museum presso la quale, era stata già prenotata la consultazione di materiali cartacei e fonografici; la scansione mediante scanner non era consentita, per cui sono stati fotografati con lo smartphone i manoscritti disponibili e selezionati, tra le centinaia di files non ancora consultati, quelli che era possible scaricare on line da quelli per i quali era necessaria una richiesta alla Research Room. L’operazione ha portato via tre giorni di lavoro; non essendo possibile recarsi alla Wiener Holocaust Library per motivi di tempo, è stato chiesto alla Wiener la scansione dei materiali musicali del compositore ebreo austriaco Hermann Leopoldi (deportato a Dachau) e l’invio online dei materiali.


























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