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A Gambellara concerto in omaggio di Vittorio Longarato

  • Immagine del redattore: Fondazione ILMC
    Fondazione ILMC
  • 15 mag
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 12 giu

Locandina del concerto di Gambellara dedicato a Vittorio Longarato
Locandina del concerto di Gambellara dedicato a Vittorio Longarato

Sabato 24 maggio 2025 alle ore 19.00, presso la Chiesa Parrocchiale di Gambellara (Vicenza) si terrà il "Concerto per Vittorio" dedicato a Vittorio Longarato, prigioniero di guerra presso il Campo sudafricano di Zonderwater. L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Gambellara e dall'Associazione Zonderwater Block ex POW, è promossa dalla Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria (ILMC) di Barletta.


Il concerto, che prevede l'esecuzione di musiche scritte da compositori che vissero l'esperienza della prigionia di guerra, avrà un cast tutto pugliese: Beatrice Mappa (flauto), Dominga Damato (oboe), Domenico Cetera (clarinetto in Sib), Michele Lozupone (tromba in Sib), Fabrizio Signorile (violino I), Alessandro Fiore (violino II), Francesco Capuano (viola), Marco Mareschi (violoncello), Giulio Mareschi (pianoforte), Francesco Lotoro (pianoforte), Nico Sette (tenore), Angelo De Leonardis (baritono), Paolo Candido (maestro direttore e concertatore).


Vittorio Longarato, valoroso bersagliere insignito della Croce di Guerra al Merito, è stato uno di quegli Italiani che durante la Seconda Guerra Mondiale hanno speso i migliori anni della loro gioventù al servizio della Patria, contribuendo alla costruzione dell'Italia odierna; tributargli un omaggio è – come dichiara il sindaco di Gambellara, Michele Poli – “un modo per ‘ri-cordare’, cioè richiamare al cuore, con profondo rispetto la sua vita e consegnarla a tutti noi e alle generazioni future affinché si continui a costruire un mondo di pace e serenità.”


Catturato dagli Alleati in Africa durante la Guerra, Longarato rimase per ben sei anni internato, come altri 100mila Italiani, nel vasto Campo britannico di prigionia di Zonderwater (Sudafrica); un periodo di cui Egli non amava parlare perché fatto di sofferenza e lontananza dai propri cari e dalla propria terra, o che al limite rievocava solo negli incontri con ex compagni di prigionia, come raccontano oggi i suoi figli.


Il legame di Vittorio Longarato con la musica passa attraverso un banjo-mandolino, un originale strumento che suonava nel Campo e che aveva creato con le sue stesse mani avvalendosi di materiali e mezzi di fortuna.


La vicenda di Longarato è tra quelle sulle quali si è maggiormente focalizzata l'attenzione del musicista pugliese Francesco Lotoro, presidente della Fondazione Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria e da 37 anni impegnato nella ricerca e nel recupero della musica scritta in Campi di concentramento, sterminio e altri siti di cattività civile e militare del mondo negli anni della 2a Guerra Mondiale.


Il Comune di Gambellara, Elisa Longarato (figlia di Vittorio), il marito Gianni Albiero e la Fondazione ILMC hanno meticolosamente preparato il Concerto per Vittorio per portare dalla città pugliese di Barletta (capoluogo mondiale della letteratura musicale concentrazionaria) a Gambellara (paese natale di Vittorio Longarato) l'omaggio a un Uomo che, oltre ai suoi innegabili meriti militari, trovò nella musica una Preziosa àncora di salvezza per resistere alla sofferenza fisica e psicologica della prigionia.


“La musica – dichiara Lotoro restaura architetture dell’anima, funge da strategia individuale e collettiva di resistenza tramite la Bellezza, produce cibo mentale e spirituale non meno indispensabile del cibo fisico. Sapremo renderci pienamente degni della Memoria di Vittorio Longarato.”

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