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All’Istituto Polacco di Roma la musica di Szymon Laks. Introduce Francesco Lotoro
Aggiornamento: 20 apr
Mercoledì 3 aprile, alle ore 20.30, presso l‘Istituto Polacco di Roma (Via Vittoria Colonna, 1) ha luogo il concerto del Polish Piano Trio (foto in alto) “In Between. Szymon Laks e Felix Mendelssohn”. Il concerto (a ingresso libero, fino ad esaurimento posti) propone brani di rarissimo ascolto di Szymon Laks (1901-1983), compositore, pubblicista e scrittore polacco di origini ebraiche che durante la seconda guerra mondiale fu arrestato dai nazisti e deportato ad Auschwitz-Birkenau, dove passò oltre due anni dirigendo l’orchestra formata da prigionieri del campo. La sua storia viene raccontata dal M° Francesco Lotoro, pianista e esperto di letteratura musicale concentrazionaria, che negli ultimi 30 anni ha raccolto migliaia di partiture musicali prodotte in tutto il mondo in lager, gulag e campi di prigionia civili e militari fra il 1933 e il 1953: un archivio immenso che troverà la sua sede in Puglia, nella Cittadella della Musica Concentrazionaria, hub internazionale prossimo a sorgere nella città di Barletta.


GLI INTERPRETI E IL PROGRAMMA
Polish Piano Trio è l’ensemble fondato nel 2016 da eccellenti musicisti dell’Orchestra Filarmonica Baltica “Fryderyk Chopin” di Danzica e docenti dell’Accademia di Musica “Stanisław Moniuszko” nella stessa città:Robert Kwiatkowski (violino), Dominika Glapiak (pianoforte), Błażej Goliński (violoncello).
Per il concerto romano Polish Piano Trio propone due brani composti da Szymon Laks negli anni trenta che dimostrano il grande talento di questo compositore. Nella Sonata per violoncello e pianoforte Laks si muove con la massima abilità giovanile nelle tensioni fra la tradizione e il contemporaneo, fra il classico e l’innovazione. La Suite polacca per violino e pianoforte, dedicata a Karol Szymanowski, è un’opera multicolore, testimonia la varietà e la ricchezza armonica della musica di Laks. Le parti estreme, in cui l’autore ha intrecciato melodie e ritmi dalla musica popolare, rimangono in contrasto con l’onirica parte centrale.
Grazie al M° Francesco Lotoro il trio di Danzica ha potuto inserire nel programma anche una delle tre Polacche Varsaviane che Szymon Laks ha arrangiato per l’orchestra di detenuti negli anni di prigionia a Auschwitz-Birkenau.Oltre alle composizioni di Laks i musicisti polacchi eseguono il Trio in do minore op. 66 di Felix Mendelssohn(1809-1847), un capolavoro della musica da camera che ha conquistato il pubblico in tutto il mondo con le melodie di grande lirismo, piene di passione e di energia.
L’AUTORE
Szymon Laks all’età di 25 anni lasciò Varsavia trasferendosi a Parigi, dove proseguì gli studi musicali al Conservatoire National de Musique (composizione con Paul Vidal e direzione d’orchestra con Henri Rabaud). Fece parte dell’Associazione di Giovani Musicisti Polacchi a Parigi, i cosiddetti “Parigini”, che cercavano di rinnovare la musica polacca seguendo le orme di Karol Szymanowski. Dopo la traumatica esperienza di Auschwitz e la liberazione tornò a Parigi e prese la cittadinanza francese. Le dure vicissitudini della guerra e i problemi di salute lo allontanarono però dalla composizione. Scrisse poca musica, soprattutto brani di lirica vocale e, a partire dal 1972, si dedicò quasi esclusivamente alla scrittura, collaborando con diversi giornali e periodici. Analizzava e commentava le attualità politiche in Polonia, Francia, Israele e nel mondo, polemizzava con noti intellettuali polacchi ed europei. Si occupava in particolare delle relazioni fra polacchi e ebrei, di travisamenti, semplificazioni e generalizzazioni accumulatesi attorno alla questione. Nei libri Musiques d’un autre monde (1948) e Jeux Auschwitziens (1979) raccontò le sue drammatiche sorti durante la guerra. La musica di Laks per decenni assente in Polonia, rivive ultimamente nei cd, tra cui l’album “In Between” (Accord 2018) registrato, fra gli altri, dai musicisti del Polish Piano Trio.