
Tuesday, 12 November 2024
Horowitz e de Wijze: tornare a casa
Cominciarono l’8 marzo 1933 con il rogo dei libri di autori ebrei nella piazza centrale di Dresda; i lager non erano stati ancora aperti (il primo a Dachau aprirà il 22 marzo 1933) mentre le leggi antiebraiche erano ancora sul tavolo del legislatore e la caccia all’ebreo arrivò molto più tardi. Per annichilire un popolo e minarne l’esistenza, si inizia risucchiandolo letteralmente dalla memoria altrui e ciò si ottiene distruggendone libri, arte e storia;
Cominciarono l’8 marzo 1933 con il rogo dei libri di autori ebrei nella piazza centrale di Dresda; i lager non erano stati ancora aperti (il primo a Dachau aprirà il 22 marzo 1933) mentre le leggi antiebraiche erano ancora sul tavolo del legislatore e la caccia all’ebreo arrivò molto più tardi.
Per annichilire un popolo e minarne l’esistenza, si inizia risucchiandolo letteralmente dalla memoria altrui e ciò si ottiene distruggendone libri, arte e storia; in tal modo, qualcun altro scriverà libri e giornali diversi montando storie non vere, la gente ignorerà cosa sia realmente accaduto e – potenza del mainstream culturale – il mondo dimenticherà ancora più velocemente.
Se cancelli il testamento intellettuale, avrai un popolo biologicamente in vita ma senza identità e creatività, bussole del genere umano; è un rischio serio e attuale per tutti i popoli salvo quello ebraico che hanno provato a cancellare partendo proprio dai libri.
Come gigantesca pianta di papiro che cresce nelle acque della civiltà euromediterranea, quello ebraico è un popolo forgiato della stessa materia dei libri e non è rilegato a volume ma cucito a mo’ di rotolo come il Libro per eccellenza, la Torà; il tempo scorre circolarmente sulla Terra e per…