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  • Immagine del redattoreFondazione ILMC

Prosegue l'OPERAZIONE MACCARI. L'appello video di Francesco Lotoro

Ringraziando per il supporto che diversi di voi ci hanno riservato a partire dalla fine di giugno scorso, quando ve ne parlammo per la prima volta su Facebook, torniamo a rilanciare l'𝐎𝐏𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐌𝐀𝐂𝐂𝐀𝐑𝐈, ossia la 𝐑𝐀𝐂𝐂𝐎𝐋𝐓𝐀 𝐅𝐎𝐍𝐃𝐈 per il restauro di 10 dischi in ceralacca provenienti dal campo di prigionia militare di Zonderwater; tra di essi c'è quello contenente "𝐋'𝐀𝐬𝐬𝐞𝐝𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐒𝐨𝐠𝐧𝐢", composizione originale di 𝐑𝐀𝐎𝐔𝐋 𝐌𝐀𝐂𝐂𝐀𝐑𝐈 il cui restauro è fondamentale per poterne ricavare la partitura musicale scritta, essendo andato perduto il manoscritto originale. Con questo 𝐕𝐈𝐃𝐄𝐎 il maestro 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐋𝐨𝐭𝐨𝐫𝐨 illustra in sintesi l'𝐎𝐏𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐌𝐀𝐂𝐂𝐀𝐑𝐈 e chiede il vostro sostegno. Nel video e in fondo alla pagina trovate indicate 𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐫𝐞.

Dopo lunghe e delicate trattative, alcuni mesi fa la Fondazione è riuscita ad acquisire i 10 dischi 78 giri Shellac contenenti le registrazioni fonografiche effettuate prigionieri di guerra musicisti internati durante la Seconda Guerra Mondiale presso il Campo di Zonderwater (Sud Africa). Zonderwater (km 43 da Pretoria) fu il più grande Campo di prigionia militare costruito dai britannici durante la Seconda Guerra Mondiale; tra il 1941 e il 1947 ospitò oltre 100.000 soldati italiani catturati dagli Alleati sui fronti di Africa orientale, Eritrea, Somalia, Etiopia, Libia italiana e trasferiti su navi da Suez con destinazione Durban e preliminarmente inviati al Campo di transito di Pietermaritzburg.


Il complesso di Zonderwater, agli ordini del colonnello Hendrik Frederik Prinsloo, era un vero e proprio insediamento urbano in una rete stradale di km 30 e costituito da 14 Blocchi strutturati in 4 Campi ognuno dei quali ospitava 2.000 prigionieri; il Campo disponeva di scuole di lingua, scuole medie e tecnico-professionali, biblioteche, mense, chiese, cinema, radio, giornale ufficiale del Campo, si svolgeva attività artigianale, sportiva e fu persino allestito un ospedale di 3.000 posti letto.


L’attività musicale e teatrale di Zonderwater viaggiava su alti livelli per quanto riguarda musicisti, attori, cantanti, sartoria teatrale e trucco, furono allestiti 17 teatri in baracche dotate di capienti palcoscenici; si costituirono un’orchestra sinfonica di 86 musicisti e una fanfara di 65 strumentisti. Grazie al copioso materiale storiografico raccolto da Emilio Coccia (curatore del museo Zonderwater a Pretoria), dalla tesi di Donato Somma dell'Università di Witwatersrand e dalla responsabile della ‘Associazione Zonderwater’ Elisa Longarato, apprendiamo che il maresciallo Giuseppe Filippi scrisse Inno del prigioniero di guerra (testo di Antonio Forleo) e nel 1942 Carlo Alberto Scoppetta scrisse Canto del prigioniero di guerra (foto) e Amor di sogno per voce e pianoforte (testi di Mario Gazzini); prigionieri di guerra compositori quali Salvatore Giammello, Amleto Greco, Aldo Buttiglione, Michele Mineo, Filippo Cristofori e Salvatore Caruso scrissero opere pianistiche, vocali, da camera, canzoni, pezzi religiosi e arrangiamenti di opere (alcune partiture furono riarrangiate per orchestra a memoria), operette e adattamenti in lingua italiana di pièce americane o britanniche.


A Zonderwater, Vittorio Longarato costruì un banjo-mandolino con la struttura in legno ricavata da una panca del Campo, la parte superiore della cassa armonica ottenuta dalla pelle di un coniglio e quattro doppie corde ottenute da fili metallici sfilati dai cavi dei freni per le motociclette; tra i musicisti spiccano i nomi del baritono palermitano Gregorio Fiasconaro (padre del velocista e mezzofondista Marcello Fiasconaro), il sergente romano violinista e compositore RAOUL MACCARI, il pianista DAVIO ALMANGANO di Pavia e il caporale violinista COSIMO (detto Mino) MARTUCCI di Lecce.


Nel 1946, a guerra finita e in attesa di smistamento e rimpatrio, Martucci con Almangano e altri musicisti italiani internati a Zonderwater registrarono un vasto repertorio per pianoforte, pianoforte e violino, chitarra e altri strumenti presso una sorta di studio discografico assemblato dalle autorità britanniche poco fuori il Campo; tra i brani registrati (arrangiamenti di brani di Chopin, McDowell a altri) spicca un pezzo contrassegnato quale 'composed in captivity' (composto durante la prigionia) ossia ‘L'Assedio dei Sogni' per pianoforte scritto da Raoul Maccari e registrato da Almangano.


Queste registrazioni furono editate nel dicembre 1946 presso gli studi della Gallo Recording di Johannesburg che durante la guerra, non potendo più stampare nel Regno Unito per ovvie difficoltà logistiche, installò i macchinari per produrre un numero limitato di dischi, principalmente stampe di prova o personalizzate. Quando l'ingegnere della Gallo Recording, John Hecdt, morì negli anni '60, i dischi facevano parte della sua vasta collezione musicale che trasmise al figlio. Tali copie uniche delle registrazioni di Zonderwater sono state vendute a un'asta negli anni '90 e la collezione è stata acquistata da Rob Allingham, fondatore di Recordiana, entrando a far parte della sua vasta collezione di registrazioni sudafricane, ospitata a Johannesburg. E proprio da Recordiana la Fondazione ILMC ha avuto l'opportunità di acquisirli.


Pur richiedendo attrezzature specialistiche per digitalizzazione e remastering, i dischi di Zonderwater sono in buone condizioni eccetto uno, il più importante dell’intera collezione: a causa di un incidente durante il trasporto in altra sede per l’imballaggio, il 78 giri contenente la registrazione de ‘L'Assedio dei Sogni' si è spezzato in un punto esterno e inoltre presenta un profondo graffio. Il pezzo mancante è stato recuperato, il disco sarà affidato a un tecnico di Bari per la riparazione; l’obiettivo non è soltanto quello di ricostruire il disco nella sua integrità ma altresì quello di ricostruirne la partitura (perduta) dall’audio, come mesi fa abbiamo fatto con successo per i due dischi Pyral del poema sinfonico ‘Rêve de France’ di Maurice Soret (Operazione Soret, felicemente conclusa).


Per la riparazione del menzionato disco 𝐀𝐁𝐁𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐁𝐈𝐒𝐎𝐆𝐍𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐕𝐎𝐒𝐓𝐑𝐎 𝐀𝐈𝐔𝐓𝐎, dato che la Fondazione ILMC ha già sostenuto i costi dell’acquisto dei 10 dischi; come per l’Operazione Soret riponiamo immensa fiducia in Voi, anche il più piccolo contribuito sarà più che utile. Grazie. ---- 𝐏𝐮𝐨𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐭𝐨 𝐞𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐎𝐏𝐄𝐑𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐌𝐀𝐂𝐂𝐀𝐑𝐈 tramite 𝐛𝐨𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨 𝐛𝐚𝐧𝐜𝐚𝐫𝐢𝐨 intestato a: Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria BANCA: INTESA SanPaolo FILIALE: 55000 - Fil Accentrata Terzo Settore IBAN: IT94 Y030 6909 6061 0000 0103 682 SWIFT CODE: BCITITMM CAUSALE: Operazione Maccari


Oppure puoi 𝐬𝐩𝐞𝐝𝐢𝐫𝐞 𝐮𝐧 𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐧𝐨 intestato a: Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria In tal caso si prega di spedire in busta raccomandata a: Istituto di Letteratura Musicale Concentrazionaria Via V. Marone 38/C - 76121 Barletta (BT) - Italia


Oppure puoi 𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐮𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐨𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐦𝐢𝐭𝐞 𝐏𝐚𝐲𝐩𝐚𝐥 cliccando sul seguente link: https://www.fondazioneilmc.it/sostienici CAUSALE (facoltativa): Operazione Maccari


𝐋𝐚 𝐅𝐨𝐧𝐝𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐈𝐋𝐌𝐂 𝐫𝐢𝐥𝐚𝐬𝐜𝐞𝐫à 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐯𝐮𝐭𝐚 𝐟𝐢𝐬𝐜𝐚𝐥𝐞

Per qualsiasi problema puoi scrivere a: info@fondazioneilmc.it oppure telefonare/inviare messaggio Whatsapp al a +39 347 7517282

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